Il Silb presenta le linee guida contro il consumo di alcool e droga nei locali

Chiudere un locale che ha la sola “colpa” di essere luogo di un evento tragico come la morte di un giovane per assunzione di sostanze stupefacenti non solo è totalmente inutile ma è un errore perché si distoglie l’attenzione dalle cause vere di questi drammi.

Occorre interrogarsi, cercare di capire perché cosi tanti giovani scelgono spesso consapevolmente lo “sballo suicida”. E’ necessario dunque capire per poi trovare soluzioni adeguate ed efficaci. Quanto prima si acquisisce tale consapevolezza tante più vite saranno salvate.

Per il problema delle “stragi del sabato sera” si sono persi vent’anni e molte migliaia di vite umane per inseguire il fantasma della responsabilità delle discoteche.

Poi finalmente si è cambiato il codice della strada, si è prevista la patente a punti, sono stati fatti investimenti per aumentare controlli e autovelox ed i decessi per incidenti stradali sono stati dimezzati.

Ora si sta commettendo lo stesso errore con i fenomeni di abuso di alcol e droghe tra i giovani: invece di mettere in piedi politiche sociali credibili ed efficaci ci si limita a cercare un comodo capro espiatorio, a dare qualcosa in pasto alla stampa e a lavarsi le coscienze chiudendo qualche locale colpevole solo di essere uno dei mille e mille luoghi dove possono consumarsi queste tragedie.

Quante vite dovranno essere sacrificate prima che si comprenda che la strada da seguire è un’altra?

Rivolgo un appello soprattutto alla stampa: “andate al cuore del problema!”

Sensibilizzate opinione pubblica e politica sulla necessità di mettere in campo politiche sociali credibili ed efficaci per affrontare il problema più drammatico dei nostri giorni che è quello della condizione giovanile e della crisi della famiglia.

Non siate superficiali nel cercare solo comodi capri espiatori gettando la croce su chi quasi mai ha colpe.

Il ruolo dei media può essere decisivo, nel bene e nel male, e grande è dunque la loro responsabilità!

Davanti alla epocale trasformazione degli stili di vita giovanili, alla crisi della famiglia, e alle tragedie che vi sono purtroppo connesse, i gestori dei locali vengono lasciati completamente soli.

E quando si rivolgono fiduciosi alle Forze dell’Ordine in cerca di aiuto o per segnalare situazioni a rischio troppo spesso la risposta è un provvedimento di chiusura.

Un modo folle e controproducente di affrontare un problema tanto grande!

Per tutte queste ragioni, lunedì 10 agosto è stata convocata d’urgenza una Giunta di Presidenza Silb in seguito all’incontro con il Ministro Angelino Alfano per discutere una serie di proposte che sono già state poste alla valutazione del Governo e che hanno l’obiettivo di riorganizzare l’intero mondo dell’intrattenimento notturno in modo da porre fine al consumo eccessivo di sostanze stupefacenti da parte dei giovani all’interno dei locali.

Le proposte/linee guida sono le seguenti:

Possibilità da parte del personale addetto alla sicurezza di selezionare la clientela in entrata del locale al fine di utilizzare azioni preventive come quella del Daspo nelle discoteche;

  • Promozione di campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nei locali di intrattenimento notturno sviluppate di concerto con le Istituzioni, il Ministero per le Politiche Giovanili, il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Salute al fine di informare i giovani sui danni causati dal consumo di sostanze stupefacenti e dall’abuso di alcool;
  • Targhettizzazione del mondo dell’intrattenimento notturno attraverso la suddivisione dei locali italiani per categoria in relazione a criteri quali musica ed età, in modo da indurre i minorenni a frequentare locali in cui ci sono maggiori controlli;
  • Rimodulazione dell’art. 100 Tulps in presenza di una responsabilità oggettiva da parte del gestore;
  • Realizzazione di un tavolo di lavoro permanente con le Istituzioni, il Ministero per le Politiche Giovanili, il Ministero dell’Interno, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione;
  • Rafforzamento dei controlli per quanto riguarda i locali abusivi che ad oggi coinvolgono un giro d’affari pari da un miliardo di euro. I suddetti locali, infatti, oltre a danneggiare sensibilmente le imprese regolari, creano un danno all’erario e, non essendo in possesso delle condizioni di sicurezza come previsto dagli artt. 68 e 80 Tulps, mettono a serio pericolo l’incolumità dei clienti;
  • Adeguamento alle linee guida europee per quanto riguarda il consumo di alcool e droghe nel settore;
  • Catalogazione delle sostanze sintetiche come veleno e non come droga al fine di inasprire le pene nei confronti di chi ne fa uso.