Boom delle discoteche “women only”: un segnale positivo per il mondo della notte

Negli ultimi anni, le serate in discoteca riservate esclusivamente a un pubblico femminile – le cosiddette “women only” – stanno registrando un successo crescente, sia in Italia che all’estero. Più che una moda passeggera, si tratta di un fenomeno che riflette un cambiamento culturale profondo: sempre più donne cercano spazi sicuri e liberi da pressioni sociali, dove poter ballare, socializzare e divertirsi con autenticità.


Questi eventi non sono del tutto nuovi: format simili esistevano già nei contesti LGBTQ+ e nei club femministi, ma oggi si stanno diffondendo su larga scala, coinvolgendo un pubblico eterogeneo, dalle giovanissime alle over 50. Un mix di fattori hanno contribuito alla crescita del fenomeno: il desiderio di sicurezza, la libertà di espressione e la voglia di comunità. Studi recenti, come quello pubblicato su Psychology of Women Quarterly, mostrano come ambienti non misti possano aumentare l’autostima e la percezione di controllo delle donne sul proprio tempo e spazio sociale.


Dal punto di vista del settore dell’intrattenimento notturno, il boom delle serate women only rappresenta un’opportunità. Da un lato, intercetta una domanda reale e crescente, dall’altro spinge i locali a rinnovare l’offerta, sperimentando nuovi format e linguaggi più inclusivi. Eventi come “Lick” a Londra, che registra il tutto esaurito a ogni edizione, dimostrano che è possibile coniugare sicurezza, divertimento e business. Inoltre, queste serate ridefiniscono il concetto stesso di nightlife, puntando su rispetto, libertà e benessere delle partecipanti.


Le discoteche women only, pertanto, non rappresentano solo un’alternativa, ma un segnale forte di trasformazione: rispondono a un bisogno reale e, allo stesso tempo, aprono nuove prospettive per l’intero settore.

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