Estate 2025: Lecce adotta strategie di prevenzione e contrasto contro la “mala movida”

Il Prefetto di Lecce, Natalino Domenico Manno, ha emanato una circolare indirizzata a numerosi Comuni della provincia, con cui si annuncia l’attuazione di misure straordinarie per il contenimento delle attività illecite legate alla movida estiva. L’iniziativa nasce dalla necessità di garantire ordine pubblico, sicurezza urbana e tutela della salute, in un contesto caratterizzato da un’intensa affluenza turistica.

Il provvedimento stabilisce un piano di azione improntato al principio della “tolleranza zero” verso eventi abusivi, utilizzo improprio della SCIA e comportamenti contrari alla normativa vigente da parte di discoteche, stabilimenti balneari e locali notturni.

​La Prefettura ha posto particolare attenzione agli esercizi commerciali – in particolare bar e stabilimenti balneari – che organizzano eventi musicali, dj set, serate danzanti o concerti senza possedere le autorizzazioni obbligatorie previste per gli spettacoli pubblici, come licenze specifiche, piani di sicurezza, nulla osta antincendio e certificati di agibilità. Tali attività, spesso promosse tramite un uso improprio della SCIA, eludono i controlli e mettono a rischio l’ordine pubblico.

​Secondo la Prefettura, si tratta di un fenomeno in crescita, alimentato da una interpretazione errata del regime semplificato previsto dalla normativa (D.L. 201/2024). Quest’ultima consente l’utilizzo della SCIA solo per spettacoli dal vivo che comprendono determinate attività culturali (come teatro, musica, danza e musical nonché proiezioni cinematografiche), a condizione che siano sporadici, di durata limitata, con massimo 2.000 partecipanti, svolti in orari compresi tra le 8 e l’1 di notte, e in aree non sottoposte a vincoli paesaggistici.

​L’utilizzo continuativo e sistematico della SCIA per eventi musicali viene dunque considerato dalla Prefettura un’evasione delle procedure autorizzative, che trasforma i locali in vere e proprie discoteche abusive, con impatti negativi su ordine pubblico, concorrenza leale e ambiente.

​Per tali motivi, la Prefettura ha richiesto ai Comuni un rafforzamento dei controlli e un atteggiamento più rigoroso nella gestione delle SCIA. In particolare, si raccomanda di verificare che gli eventi siano realmente occasionali, di imporre il rispetto del termine minimo di 15 giorni per la presentazione della SCIA e di controllare capienza, impatto acustico, sicurezza, occupazione del suolo pubblico e rispetto delle normative sui dehors. A livello generale, quindi, l’intento è quello di impedire ogni trasformazione irregolare dei locali in luoghi di pubblico spettacolo non autorizzati.

​Il Provvedimento adottato a Lecce rappresenta un modello virtuoso di gestione del fenomeno della “movida”, garantendo l’esigenza che la libertà di iniziativa economica venga svolta all’interno di una cornice di sicurezza e legalità, soprattutto nel periodo estivo, caratterizzato da un’elevata affluenza turistica.

Torna in alto