SILB-FIPE: Discoteche e sale da ballo protagoniste della ripresa culturale secondo il Rapporto SIAE 2024

Il mondo delle discoteche e delle sale da ballo italiane si conferma tra i comparti più vivaci dello spettacolo dal vivo, con numeri che parlano chiaro: nel 2024 sono stati realizzati 200.846 spettacoli (+1,8% rispetto al 2023), che hanno attirato oltre 34 milioni di spettatori (+0,5%) e generato una spesa complessiva di 496 milioni di euro (+1,3%). Lo evidenzia il Rapporto SIAE 2024, pubblicato nei giorni scorsi, che fotografa un settore in trasformazione, ma con solide basi di partecipazione e attrattività, in particolare tra i giovani.

A confronto con altri settori storici dello spettacolo italiano, il dato appare ancora più significativo. Il cinema, pur essendo il comparto con il maggior numero di eventi (2,7 milioni, pari all’81% dell’intera offerta), raccoglie una fetta di pubblico inferiore (29% del totale) e contribuisce solo al 13% della spesa complessiva. Anche il teatro, in forte crescita (+7,2% di pubblico), si ferma a 28,3 milioni di presenze, rimanendo al di sotto dei numeri raggiunti dalle discoteche e dalle sale da ballo. In termini di attrattività e coinvolgimento, il comparto della nightlife emerge dunque come uno dei più solidi e trasversali.

Il 2024 ha confermato la centralità dell’estate per la nightlife italiana: tra giugno e agosto si è concentrato il 32% degli eventi, il 39% degli spettatori e il 40% della spesa totale. Agosto, da solo, ha registrato una media di 225 partecipanti per evento. Ma i dati rivelano anche una crescente destagionalizzazione, con picchi di spesa media a dicembre (20,87 euro a persona), trainati dai festeggiamenti di fine anno.

​Le regioni più attive sono il Nord-Ovest, che da solo rappresenta il 38% degli eventi nazionali, con la Lombardia in testa (45.193 spettacoli e 7,8 milioni di spettatori), seguita da Piemonte ed Emilia-Romagna.

​Spiccano anche le performance del Sud e delle isole, dove il binomio musica-turismo si rafforza: in regioni come Sardegna, Calabria e Puglia, oltre il 50% degli spettatori annuali si concentra nei mesi estivi. La Sardegna, in particolare, registra la spesa media per spettatore più alta (30,79 euro), che nei mesi caldi supera i 37 euro.

​Cresce inoltre il numero degli organizzatori attivi (+7,4%) e dei locali coinvolti (22.090), a testimonianza di un settore dinamico, connesso al territorio e sempre più riconosciuto anche dal punto di vista economico.

​Il SILB-FIPE sottolinea come questi dati confermino un trend che gli operatori vivono da tempo: le discoteche, i club e le sale da ballo sono luoghi centrali dell’intrattenimento contemporaneo, capaci di attrarre milioni di persone e di generare valore economico e culturale anche in aree meno centrali del Paese.

​Mentre la musica dal vivo nel suo complesso si conferma il primo comparto per incassi (25% della spesa complessiva, con 29 milioni di spettatori), le discoteche si ritagliano un ruolo specifico e in crescita, con un’offerta costante e diversificata che va ben oltre il semplice divertimento notturno, e che contribuisce in modo rilevante alla vitalità culturale italiana.

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